Scienziati dell’Università di Granada hanno dimostrato che la melatonina, un ormone naturale prodotto dal corpo umano, serve a controllare l’aumento di peso, senza per questo ridurre la quantità di alimenti ingeriti, e migliora il profilo dei lipidi nel sangue, riducendo i trigliceridi, aumentando il colesterolo HDL e diminuendo quello LDL.
La melatonina si trova in piccole quantità in alcuni frutti e ortaggi come la mostarda, le bacche di Goji, le mandorle, i semi di girasole, il cardamomo, il finocchio, il coriandolo e le ciliegie, per cui, la loro assunzione potrebbe aiutare a controllare il peso e a prevenire malattie cardiovascolari associate all’obesità e alla dislipidemia.
Sperimentazioni sui topi
Gli sperimentatori hanno analizzato gli effetti della melatonina sull’obesità, la dislipidemia e l’ipertensione associata all’obesità in giovani topi Zucher obesi e diabetici, che rappresentano un modello sperimentale della sindrome metabolica. Poiché i benefici derivanti dalla somministrazione della melatonina sono stati osservati in topi giovani, ancor prima di sviluppare complicanze metaboliche e vascolari, gli scienziati ritengono che la melatonina potrebbe aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari associate all’obesità e alla dislipidemia.
Qualora questi risultati fossero confermati, gli autori dello studio sostengono che la somministrazione della melatonina e l’assunzione di alimenti che la contengono potrebbero essere uno strumento di aiuto per combattere l’obesità e i fattori di rischio ad essa associati.
Lavoro in collaborazione
Questo studio è stato finanziato e parzialmente sponsorizzato dai fondi destinati alla ricerca dell’Università di Granada, dal gruppo di ricerca CTS-109 Spagna (Junta de Anadalucía), e dal piano di mobilità degli sperimentatori del programma Erasmus Mundus (Commissione Europea). Gli scienziati della UGR, appartenenti all’Istituto di Neuroscienze e al Dipartimento di Farmacologia della Facoltà di Medicina, hanno realizzato questo lavoro in collaborazione col Servizio di Analisi Clinica dell’Ospedale Universitario San Cecilio di Granada, il Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell’Università di Salamanca, il dipartimento di Farmacologia dell’Università di Jordania e il Servizio di Endocrinologia dell’Ospedale Carlos II di Madrid.
Gli autori di questo lavoro sono i professori Ahmad Agil, Miguel Navarro, Rosario Ruiz, Sausan Abuamada, Yehia El-Mir e Gumersindo Fernández. Alla luce dei risultati ottenuti, credono che sia prevedibile ottenere una diminuzione dell’incidenza di malattie collegate all’obesità e al diabete (tra le più importanti quelle cardiovascolari) le quali diminuiscono la qualità e la speranza di vita degli obesi.
Parte dei risultati di questa ricerca sono stati appena divulgati nella prestigiosa pubblicazione scientifica Journal of Pineal Research.