Molteplici attività della Melatonina



Sergio Stagnaro*

Molte sono le azioni conosciute della Mel, dimostratasi innanzitutto un efficacissimo istangioprotettore; tra esse ricordiamo la stimolazione della produzione anticorpale e delle piastrine da parte dei megacariociti, l’azione sui canali ionici, l’attività antiaggregante e di prolungamento dell’emivita delle piastrine, che la trasportano in tutti i sistemi biologici.
La Mel, ad elevata solubilità lipofila e idrofila, attraversa facilmente le membrane cellulari e modula gli scambi emato-tessutali, assicurando una ottima crasi ematica, ostacolando i danni da ischemia-riperfusione, azione da noi descritta clinicamente per la prima volta, ma già riferita negli animali da altri autori. Esiste, inoltre, una ormai vasta letteratura sull’azione antiossidante della Mel.
Accanto a queste attività ben note, corroborate dalla Semeiotica Biofisica Quantistica, la Mel svolge un importante azione positiva sugli endoteli, regolandone la produzione ed il rilascio di e-NO radicalico e dei fattori di contrazione vasale (EDCFs), e sulle piastrine, influenzandone il rilascio dei componenti dei corpi densi.
A questo proposito è opportuno ricordare la seguente evidenza sperimentale: nel sano, la pressione digitale occludente un’arteria, per esempio l’a. brachiale, provoca un riflesso ureterale “in toto” ≤ 0,5 cm. che significativamente aumenta se valutato dopo almeno 10 sec. dalla chiusura degli occhi dell’esaminando. L’incremento del diametro vasale è identico a quello osservato durante la manovra di Valsalva
Per una precisa scelta del tema da affrontare, tralasciamo di discutere l’importante azione della Mel nella terapia del tumore (“La Melatonina, da sola, non guarisce alcun tumore, ma senza Melatonina è difficile guarire qualsiasi tumore” L. Di Bella), analizzando, invece, altre molteplici ed essenziali funzioni, secondo quanto ne sappiamo sconosciute finora, oppure osservate in parte esclusivamente negli animali, svolte dalla Mel, per esempio, nel terreno oncologico e nel “reale rischio congenito” tumorale, descrivendole dal punto di vista semeiotico-biofisico-quantistico.
Il primo significativo risultato della terapia melatoninica, contemporaneamente alle modificazioni dell’unità microvascolotesssutale a partire generalmente dalla prima settimana di cura, consiste nella “scomparsa” dei segni dell’Istangiopatia Congenita Acidosica Enzimo-Metabolica (ICAEM). Si tratta di un effetto di fondamentale importanza per la comprensione delle altre numerose azioni svolte dalla Mel, osservate per la prima volta bed-side con la Semeiotica Biofisica Quantisticae riferite di seguito.
In realtà, come sostengo da 30 anni in base a numerose ricerche cliniche (www.semeioticabiofisica.it), l’ICAEM-α rappresenta la conditio sine qua non delle più gravi e frequenti patologie umane, incluso il tumore, per cui modificando, fino alla normalizzazione funzionale, l’alterata attività red-ox della catena respiratoria mitocondriale in individui con questa citopatia congenita funzionale, necessariamente si conseguono positivi effetti sulle sue conseguenze biologiche, come il terreno oncologico, il “reale rischio” oncologico e le varie costituzioni semeiotico-biofisiche.
Ad iniziare in media dal decimo giorno di trattamento, il riflesso cerebro-gastrico aspecifico, stimolando i trigger-points sia di ds sia di sin, mostra un tl fisiologico di 8 sec. con durata di 4 sec. (= unico segno residuo, peraltro ai limiti fisiologici; NN > 3 sec. < 4 sec.) e tld o durata della scomparsa del riflesso > 3 sec. < 4 sec.: Dimensione frattale = 3,81, valori normali. Degno di segnalazione è il fatto che il precondizionamento cerebrale risulta fisiologico, cioè di tipo I: il tl sale a ≥ 10 sec. Infine, se la valutazione è effettuata ad occhi chiusi (= secrezione di melatonina epifisaria e retinica), il tl aumenta a ≥ 10.
Nelle stesse condizioni sopra riferite, i valori parametrici dei Potenziali Cerebrali Evocati somato-sensoriali, semeiotico-biofisici, migliorano significativamente ad indicare l’incrementato livello energetico neuronale. Naturalmente la vasomozione cerebrale presenta il tipico comportamento fisiologico, caotico-deterministico a livello di entrambi gli emisferi cerebrali.

La terapia con Mel, trasforma il reale rischio di cancro, quando presente, nella sua forma “residua” non pericolosa: l’ossigenazione tessutale prima ritorna normale, quindi diventa statisticamente maggiore di quella normale. Infatti, la scomparsa dell’ICAEM-α, condizione necessaria ma non sufficiente dell’oncogenesi, fa comprendere la possibilità di modificare, fino a farlo diventare “residuo”, il terreno oncologico e l’eventuale reale rischio di tumore. Non sempre, in realtà, il reale rischio tumorale è presente o rilevabile con l’indagine semeiotico-biofisica-quantistica in individui con costituzione oncologica, nel senso che non tutti i soggetti con costituzione oncologica hanno necessariamente il reale rischio tumorale.
Dopo generalmente 10 giorni dall’inizio del trattamento, si osserva la completa normalizzazione dei valori parametrici di tutti i segni e manovre della Semeiotica Biofisica Quantistica di deficit funzionale, prima significativamente alterati in senso patologico, a carico dei centri neuronali diencefalici e dell’ipofisi.
Nel sano, i riflessi SST-RH, TSH-RH, GH-RH, ACTH-RH, epifisi gastrico aspecifico, provocati con pressione digitale di “media” intensità, applicata in modo mirato sopra la proiezione cutanea dei rispettivi centri nervosi, mostrano un tl di 8 sec. esatti, durata < 4 sec. e tld (durata della scomparsa prima del successivo riflesso) > 3 < 4 sec., fD 3,81.
Naturalmente il precondizionamento cerebrale, valutato mediante l’indagine singola di questi centri, risulta di tipo I, fisiologico.
In altre parole, nel sano, in condizioni di riposo, nei centri neuronali diencefalici, in cui sono sintetizzati i differenti realising hormones, e nell’ipofisi, sede di produzione dei noti neuro-ormoni, la microcircolazione a riposo è fisiologicamente caotico-deterministica e, quindi, l’attivazione della RFM è rapida ed efficace.
Tuttavia, i valori riferiti appaiono chiaramente alterati se valutati nelle prove da sforzo, per esempio, dopo il Test dell’Apnea della durata di 5 secondi, permettendo di riconoscere come “residuo” il Terreno Oncologico.
Accanto a ciò, in caso di “reale rischio congenito” oncologico in soggetto non trattato, la stimolazione dei trigger-points correlati alla sede del rischio stesso provoca un riflesso gastrico aspecifico con valori parametrici nettamente patologici, ancora una volta in relazione alla gravità del rischio e della sua eventuale evoluzione. Per esempio, la pressione digitale mirata applicata sopra un quadrante mammario colpito da reale rischio oncologico di un individuo (gli uomini non sono risparmiati dal cancro del seno!) con terreno oncologico, in rapporto alla gravità ed evoluzione, consente, per esempio, di evidenziare valori di tempo di latenza del riflesso mammella-gastrico aspecifico inferiori a quelli normali (NN: F = 9,5 sec.; M = 12,5 sec.), durata prolungata, ≤ 4 sec. (NN < 4 sec.) e tempo di latenza della scomparsa del riflesso, o tl differenziale ridotto (NN > 3 sec. < 4 sec.).
Analoghi risultati si ottengono quando la Mel, magari associata a LLLT – laserterapia a basso livello energetico – e ditea etimologicamente intesa, è utilizzata negli altri reali rischi congeniti (Sergio Stagnaro. Reale Rischio Semeiotico Biofisico. I Dispositivi Endoarteriolari di Blocco neoformati, patologici, tipo I, sottotipo a) oncologico, e b) aspecifico. Ediz. Travel Factory, www.travelfactory.it, Roma, Luglio, 2009.)
Dopo 10 giorni di terapia con Mel., il riflesso mammella-gastrico aspecifico nelle donne con reale rischio oncologico di cancro del seno, in cui il tempo di latenza di base è 9 sec. e la durata ≤ 4 sec., prima risulta normale con un tl di 9,5 sec. (NN: 9,5 nel sesso femminile e 12,5 sec. nell’uomo) e durata di 4 sec., successivamente saliva a 12,5 sec., mentre la durata scendeva a < 4 sec., assente la Contrazione Gastrica tonica (CGt) subito dopo il riflesso gastrico aspecifico, ad indicare la completa scomparsa del rischio reale, in un primo tempo, e poi l’aumentata ossigenazione della ghiandola, i cui valori erano identici a quelli osservati nel sesso maschile.
Ovviamente anche il precondizionamento mammario passava dal tipo III, intermedio, al tipo I, fisiologico. Identici i risultati si ottengono nei due casi con localizzazione al colon e nel soggetto con reale rischio a sede prostatica: NN = tl 8 sec.
Appare assai interessante il fatto che la terapia con Mel produce una ossigenazione tessutale superiore alla norma, verosimilmente attraverso l’azione di scavenger dei radicali liberi di O2 e di ostacolo alla loro produzione, a seguito della migliorata blood-flow microcircolatoria, correlata col positivo effetto sull’endotelio, come dimostrano le seguenti evidenze cliniche:

a) il test dell’ischemia-riperfusione muscolare, all’inizio patologico, si normalizza totalmente: nel sano, la pressione intensa esercitata sopra il muscolo bicipite, tra il pollice e le altre dita, provoca il riflesso m. bicipite-gastrico aspecifico dopo un tl di 12 sec. Se si ripete la manovra una seconda volta, esattamente dopo 3 sec. per evitare, prevenendolo, il precondizionamento, il tl scende a 11 sec. in modo non significativo: nella fase di riperfusione, la produzione di radicali liberi provoca una lieve “vasocostrizione” e, soprattutto, riduzione della sfigmicità arteriolare.
Al contrario, nei 30 pazienti da noi trattati il test risultava di base chiaramente patologico, ma dopo 10 gg. circa di terapia melatoninica era fisiologico e mostrava un secondo tempo di latenza di 11-12 sec., corroborando la complessa azione scavenger dei radicali liberi della Mel che ne riduceva anche la loro formazione nettamente migliorando la microcircolazione sistemica.

b) nel sano, la manovra di Valsalva allunga il tl del riflesso polpastrello digitale-gastrico aspecifico, che sale dal valore basale di 8 sec., se la pressione digitale impiegata è di “media” intensità, a 12 sec. circa.
Nei pazienti della casistica, in cui i valori basali del riflesso polpastrello digitale-gastrico aspecifico risultavano ancora nella norma, ma la durata era di 4 sec., la manovra di Valsalva apportava un miglioramento statisticamente non significativo (tl 9 sec.).
Al contrario, la somministrazione di Mel faceva ritornare normali i valori parametrici del riflesso basale e li migliorava significativamente dopo manovra di Valsalva: di base 9 sec. (NN = 8 sec.) e dopo la manovra 12 sec. o più
In conclusione, la Mel è in grado di fare “praticamente” scomparire prima di tutto l’ICAEM-α, e, quindi, il terreno oncologico e l’eventuale “reale rischio” tumorale: l’attivazione della riserva funzionale microcircolatoria (RFM) scesa a 4 sec., cioè ai limiti dei valori semeiotico-biofisici (NN > 3 sec. < 4 sec.), così come il tl di attivazione microcircolatoria nei vari centri diencefalici dopo chiusura degli occhi da parte dell’esaminando, risulatato di 4 sec., cioè ai limiti alti fisiologici (NN 4 sec.), devono essere assolutamente considerati privi di significato patologico, perché i dati del precondizionamento e delle numerose prove dinamiche risultarono normali. Per quanto, poi, riguarda il reale rischio tumorale, bisogna sottolinearne la trasformazione in rischio “residuo” non pericoloso, come dimostra l’incremento della locale ossigenazione tessutale significativamente superiore ai valori fisiologici.



* Sergio Stagnaro MD
Via Erasmo Piaggio 23/8
16039 Riva Trigoso (Genoa) Italy
Founder of Quantum Biophysical Semeiotics
Who's Who in the World (and America)
since 1996 to 2009
Ph 0039-0185-42315
Cell. 3338631439
www.semeioticabiofisica.it
dottsergio@semeioticabiofisica.it



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