Melatonina per contrastare la degenerazione maculare dell'occhio



È generalmente nota per l'aiuto che offre nel regolare il ritmo sonno-veglia, ma pochi sanno, invece, che la melatonina è in grado di svolgere anche altre azioni biologiche.

Studi recenti hanno infatti confermato che la sintesi di questo ormone prodotto dalla ghiandola pineale (un piccolo organo situato nel cervello) avviene anche a livello oculare, dove sono presenti recettori specifici, da cui derivano importanti benefici in termini di protezione della retina dallo stress ossidativo, tra le principali cause, insieme all’età, della degenerazione maculare senile. Si tratta di una delle più gravi patologie dell’occhio che interessa oltre 1 milione di italiani, e rappresenta la prima causa di grave perdita della vista e cecità nella popolazione occidentale di età superiore ai 65 anni.

Di questi temi si è discusso giovedì 23 maggio a Roma, all’incontro "Melatonina dall’occhio al cervello, andata e ritorno", organizzato da Polifarma nell’ambito del congresso della Soi, la Società oftalmologica italiana.

«La melatonina è sintetizzata in molti tessuti, tra cui l’occhio, dove esercita un potente effetto protettivo sulle cellule retiniche, eliminando le proteine danneggiate, spesso irreversibilmente, per effetto dell’ossidazione» spiega Gianluca Scuderi, professore di Oftalmologia all’Università La Sapienza e responsabile dell'Unità di Oculistica all’Ospedale Sant'Andrea di Roma. «È stata ipotizzata una stretta correlazione tra la carenza di melatonina e la degenerazione maculare senile – prosegue - patologia dell’occhio che insorge principalmente dopo i 65 anni e rappresenta una delle principali cause di ipovisione importante nel 7-10% della popolazione mondiale».

La produzione di melatonina diminuisce con l’avanzare dell’età; raggiunge i livelli massimi durante l’infanzia (il picco è intorno ai 10 anni) per poi ridursi progressivamente. Già a 40 anni la sua concentrazione è un quarto rispetto a 20 anni, fino a raggiungere livelli prossimi allo zero dopo i 65-70 anni.

«Per supplire alla riduzione della melatonina correlata all’avanzamento dell’età e proteggere l’occhio dalle patologie della retina che hanno un peso rilevante sulla qualità di vita di chi ne è affetto, è razionale il ricorso all’integrazione di questa sostanza dall’esterno, beneficiando così delle sue proprietà antiossidanti, in grado di eliminare i radicali liberi e inibire significativamente il danno cellulare provocato alla retina» spiega Giovanni Scapagnini, professore di Nutrizione umana all’Università del Molise e vicepresidente della Società italiana di nutraceutica. «Tra le sostanze antiossidanti- aggiunge - anche la melatonina può avere un ruolo importante contro l’invecchiamento dell’occhio. Un’integrazione di melatonina può essere somministrata, in un’ottica di prevenzione, già dopo i 40-45 anni».

Fonte http://www.healthdesk.it

Share |


Melatonina.it l'unico portale interamente dedicato alla melatonina in italia
Versione multilingue del sito Key Melatonin

Sito conforme al prov. n. 229 - 08/05/2014 Codice Privacy in quanto utilizza esclusivamente cookies tecnici


Clavis Chitosano Vegetale
Integratore alimentare a base di CHITOSANO VEGETALE ( KiOnutrime-Cs ).
Chitosano Vegetale

Clavis Harmoniae
Integratore a base di Garum Sociorum Exquisitus e Magnesio Marino.
Clavis Harmoniae

Key Alghe
Linea di integratori alimentari a base di alghe
Key Alghe